Illuminazione pubblica: polemiche inutili
L’allarmismo giornalistico e la vis polemica di Tosi fanno emergere un contesto litigioso che nei fatti non esiste. Nella richiesta del Commissario Cottarelli non c’è alcuna presunzione di irregolarità. Anzi, la semplice richiesta di documenti, a Verona come per tanti altri, serve proprio a verificare se quanto pagato sia stato inferiore a quello previsto con CONSIP.
La verifica che è stata avviata sugli appalti, infatti, sarà l’occasione per individuare quelle zone sulle quali si può intervenire. Mi spiego: il Comune di Verona ha la possibilità di agire fuori da CONSIP, a maggior ragione se il contratto risulta più favorevole, come potrebbe essere nel caso di specie. In questo caso, quindi, oggetto della verifica saranno i contratti offerti da CONSIP, se davvero più alti. Pertanto, o in un modo o nell’altro il governo individua le aree dove intervenire.
Stiamo cambiando il sistema. Con l’ANAC del Commissario Cantone, abbiamo cambiato pagina.
Se anziché controllare solo i contratti pubblici l’ANAC verificasse anche quelli stipulati dal Comune per i tanti dirigenti presenti, probabilmente individueremmo altre aree sulle quali agire. Con forza.
Vincenzo D’Arienzo, deputato PD