99 Posse: una magra figura e occasione persa
In questi giorni di avvelenata polemica sulla presenza dei 99 Posse all’ VrBan Festival, abbiamo voluto tenere bassi i toni perché convinti che la questione potesse essere trattata e risolta sul piano del ragionamento delle politiche culturali. Lo stesso PD è uno dei bersagli preferiti della band napoletana, basta leggere la pagina Facebook del gruppo, ma la valutazione da fare non doveva essere di tipo politico-ideologico, bensì relativa alla qualità artistica del gruppo i cui testi, pluripremiati, sono finiti persino nei sussidiari di scuola, nonché sui contenuti della manifestazione, che parla di sostenibilità ambientale.
Così non è stato. Pochi nostalgici con l’aiuto di altri nostalgici posizionati su alte poltrone istituzionali sono riusciti a condizionare pesantemente la politica comunale al di là delle parole del Sindaco, che si è professato liberale salvo non far nulla per dimostrare di esserlo davvero, ed ha finito col lasciare interamente sulle spalle degli organizzatori la responsabilità di gestire una situazione potenzialmente esplosiva.
Il ritiro del concerto del gruppo napoletano rappresenta dunque una doppia sconfitta, una personale del Sindaco, che ha dimostrato di non aver mai tagliato il cordone ombelicale che lo lega a gruppi e gruppuscoli dell’estrema destra che in questa città conservano alti rappresentanti e continuano a gestire i soldi pubblici con gli occhiali dell’ideologia. E l’altra sconfitta, di gran lunga più grave, per la città, che non riesce a scrollarsi di dosso la sua cattiva fama.
I consiglieri PD
Michele Bertucco, Elisa La Paglia, Damiano Fermo